Era necessario compiere questo sforzo.
Uno sforzo che nasce in una terra che non a caso viene definita “madre terra” perché trasuda passione e vita. Sono proprio la passione per la vita che ci ha spinto prima ad aprire e poi ad ampliare questa realtà che in questi due anni ha offerto uno spazio di passione e vita a diversi ragazzi sardi e non, con lo scopo di poter riprendere in mano la loro esistenza.
Abbiamo in questi anni creato un gruppo di lavoro attivo, giovane ma molto esperto, dinamico e accogliente con l’obiettivo di diventare “l’altro” che accoglie e riconosce”i bisogni di cura e di attenzione dei nostri pazienti.
Dopo due anni di lavoro duro ed entusiasmante ripartiamo con un nuovo progetto che amplia e migliora la nostra capacità di accoglienza aumentando i posti letto. Abbiamo creato uno spazio di cura per i pazienti più gravi che sono quelli che paradossalmente fanno più fatica a trovare un luogo che li accolga. Abbiamo attivato procedure per la nutrizione artificiale che consentirà ai nostri pazienti di evitare le più gravi complicazioni da malnutrizione. Ma soprattutto abbiamo rilanciato la nostra motivazione ad esserci nel dare un importante contributo alla sfida della cura dei disturbi alimentari che in pochi vogliono affrontare.
Noi ci siamo, da una terra piena di fascino, sapore e vitalità.
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